Il terremoto del 6 aprile 2009 non è stato certo il primo che ha colpito la città dell’Aquila, e non di tutti è possibile ricostruire le dinamiche per la scarsa documentazione; tuttavia a partire dal XIV secolo, pochi decenni dopo la fondazione della città, i principali eventi sismici sono stati:
Dicembre 1315:
- Magnitudo (Mw) 5.6
- le scosse durarono quattro settimane
- secondo le fonti non ci furono morti, ma molti edifici vennero danneggiati e rimasero inagibili per molto tempo, la popolazione visse in costruzioni di fortuna per circa un anno.
Settembre 1349:
- Magnitudo (Mw) 5.9
- le scosse interessarono tutta l’area dell’Appennino centrale;
- vennero sbrecciate le mura e distrutte alcune chiese; tra tutte le città coinvolte (L’Aquila, Isernia, Viterbo, Sulmona) ci furono circa 2.500 morti e molte delle città gravemente colpite rimasero quasi disabitate per un breve periodo.
Dicembre1456:
- Magnitudo (Mw) 7.2
- le scosse interessarono tutto l’Appennino centro-meridionale
- il terremoto causò migliaia di vittime tra Irpinia, Matese, Sannio, Napoli, Abruzzo
- a L’Aquila crollò la torre di piazza Palazzo e gli edifici riportarono solo lievi danneggiamenti (perlopiù crepe).
Novembre 1461:
- Magnitudo (Mw) 6.4
- i danni e i crolli furono notevoli e riguardarono circa un quarto degli edifici dell’Aquila; le vittime furono circa 150
- il terremoto fu poco profondo perché interessò una zona relativamente ristretta attorno alla città dell’Aquila .
Nel corso del Seicento numerosi terremoti abbastanza forti colpirono l’area appenninica fra l’aquilano e il reatino, in particolare la zona fra Montereale e Amatrice, con danni leggeri anche a L’Aquila; si ricordano in particolare i terremoti del 1639, del 1646 e del 1672.
Febbraio 1703:
- Magnitudo (Mw) 6.7
- il terremoto fu preceduto da una violenta sequenza nell’area di Norcia; l’evento aquilano fu molto violento e interessò anche l’area di Paganica
- l’Aquila, già danneggiata dal terremoto di gennaio, ebbe circa 2500 morti.
Novembre 1706:
- Magnitudo (Mw) 6.8
- colpì il territorio fra Abruzzo e Molise, e in particolare l’area di Sulmona
- danni meno gravi si ebbero nell’area fra L’Aquila, Chieti e Isernia; le vittime furono circa 2500.
Ottobre 1762:
- Magnitudo (Mw) 6.0
- il terremoto produsse danni moderati a L’Aquila e molto gravi a Castelnuovo e Poggio Picenze, ove si ebbero alcune vittime.
Durante tutto il secolo altri terremoti colpirono le zone dell’Italia circostanti l’area del capoluogo abruzzese, causando conseguenze più o meno disastrose.
Gennaio 1915:
- Magnitudo (Mw) 7.0
- l’epicentro fu ad Avezzano, che venne distrutta (10.700 morti su circa 13.000 residenti) insieme a quasi tutto il territorio della Marsica; il sisma interessò anche una parte del Lazio meridionale
- il numero delle vittime fu altissimo: circa 30.000.
Settembre 1933:
- Magnitudo (Mw) 5.9
- il sisma fu particolarmente violento nella zona della Maiella
- le vittime furono 12, e in totale furono 65 i comuni colpiti dal sisma parzialmente o totalmente danneggiati.
Ottobre 1943:
- Magnitudo (Mw) 5.8
- un terremoto colpì le Marche e l’Abruzzo, e in particolare la provincia di Ascoli Piceno, ove i danni furono molto gravi
- la concomitanza della guerra rese difficilissima la situazione degli sfollati.